Tematiche

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Ognuno di noi è unico e molto più della somma delle esperienze che abbiamo avuto nella vita. Il segreto è scoprire come queste esperienze sono correlate e come il nostro unico potenziale può aiutarci. 
Offro assistenza professionale specifica nelle aree qui sotto descritte .

Burn-out e depressione

Molti di noi sanno cosa si prova quando si è stanchi, quando non si è dormito bene o quando la memoria sembra averci abbandonato. Molti di noi sanno anche cosa vuol dire trascorrere una giornata all’insegna del ‘sentirsi giu’, 'non aver voglia di far niente' o con ‘ l’umore sottoterra’. Nella maggior parte di questi casi, ci si riprende da soli e in breve tempo, perché la causa ci è in qualche modo chiara, perché la accettiamo o agiamo in modo opposto e perché tali sentimenti spesso non sono accompagnati da costanti pensieri negativi su noi stessi. Per molti ad esempio, essere stanchi dopo aver fatto dello sport è una bella sensazione, sappiamo che la stanchezza può farne parte e siamo felici o orgogliosi di aver fatto uno sforzo fisico che ci mantiene sani e in forma. 
Il burn-out e la depressione non riguardano sensazioni di "un solo giorno" e non passano da sole. A volte il motivo o la causa ci sono chiari, a volte non esiste una "causa". A volte si arriva al punto in cui sentiamo di non essere più in grado di pensare o abbiamo mal di testa solo a pensarci. Ci sentiamo senza speranza perché non sappiamo più cosa fare o non riusciamo a trovare immediatamente una soluzione. Spesso abbiamo giudizi negativi su noi stessi, siamo concentrati su ciò che non sappiamo fare, su ciò che non possiamo fare, non vediamo piu chiaro e ci sentiamo persi. Siamo intrappolati in una spirale negativa, che influenza il nostro comportamento e la nostra vita, e che a sua volta danneggia la nostra autostima e l'immagine positiva di noi stessi. C’è molto in cui posso aiutarti, e ci sono molte cose che puoi scoprire su te stesso e di cui essere orgoglioso. Incontriamoci e parliamo. Sono curiosa di conoscerti e ascoltare la tua storia personale. 
 
Fai il primo passo

Paura

Tutti abbiamo paura di tanto in tanto. La paura è un' emozione e anche una reazione utile e salutare se permette di evitare situazioni pericolose. Ad esempio, se al lavoro scatta l'allarme antincendio  o la padella con la quale stai cucinando prende improvvisamente fuoco, agirai rapidamente e ti attiverai per spegnere il fuoco e o mettere in salvo te stesso e gli altri.
Ma ci sono anche situazioni che in realtà non rappresentano un pericolo imminente, come fare la spesa o viaggiare con i mezzi pubblici, ma che in alcuni di noi provocano comunque molta paura, tanto da non osare più uscire di casa. La paura allora prende il sopravvento e può assumere molte forme che non sono né salutari né di breve durata. La paura condiziona negativamente la nostra vita, ostacola il nostro funzionamento e crescita personale. Che si tratti di paura di volare per cui non visiti i luoghi che vorresti, o paura di spazi aperti e/o chiusi, per cui eviti determinati luoghi o se soffri di attacchi di panico quando devi affrontare un’esame, dare una presentazione o ti trovi in svariate situazioni sociali: quando la paura ti paralizza ostacolando il tuo funzionamento e la tua crescita individuale, allora la paura non è una reazione utile o salutare ed è importante affrontarla. Io posso aiutarti con un approccio integrativo e su misura. 
Fai il primo passo per vivere una vita senza paura e fissa un appuntamento.


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Relazioni

Siamo esseri sociali e intrecciamo o manteniamo relazioni di svariata natura, in contesti diversi: relazioni sentimentali, di lavoro, in famiglia, a scuola o online sui social media. Anche se non condividiamo con tutti un rapporto profondamente personale, la qualità di tutte queste diverse relazioni influenza ció che pensiamo di noi stessi, ma anche come ci comportiamo o quanto ci sentiamo appagati e felici. 
In qualsiasi forma di relazione, aspettative consce o inconsce svolgono un ruolo importante. Ciò puó causare tensione e conflitti, e non c’ è nulla di innaturale in tutto ciò. 
Spesso queste tensioni o incomprensioni scompaiono come neve al sole, a volte basta una bella chiaccherata per risolverle, ci sfoghiamo e comprendiamo a vicenda. A volta il nostro rapporto con gli altri ne esce rafforzato, altre volte ci accorgiamo di essere profondamente cambiati e decidiamo di separarci perché percorsi diversi ci hanno allontanato l’un dall’altro.
Ma a volte, nonostante la nostra buona volontá, non riusciamo a trovare una soluzione e restiamo invischiati in infinite discussioni, ripetuti rimproveri, giudizi negativi o, al contrario, in un silenzio opprimente. Succede quando non ci ascoltiamo, non ci capiamo, perché ci sentiamo arrabbiati e feriti, perché pensiamo di "non essere visti", o per altre ragioni simili. Le aspettative diventano allora "richieste". La nostra comunicazione non è più un modo per ritrovarsi, per connetterci, ma una forma di aggressione conscia o inconscia, che ci porta a farci vicendevolmente del male.
Riconosci qualcosa in questa descrizione? Vuoi Ri-connetterti con chi ami, o lavori? Io posso aiutarti a farlo.
Le aspettative che "diventano richieste" sono di fatto dei bisogni, nostri e degli altri, bisogni che non vengono riconosciuti in quanto tali. Se non li riconosciamo ed impariamo ad esprimerli, se non ci ascoltiamo o non ci capiamo, se non ci incontriamo, rischiamo di ‘impantanarci’ in incomprensioni o conflitti che bloccano o ostacolano la nostra crescita personale e i nostri rapporti col mondo che ci circonda.
E se invece di "aspettarci qualcosa" o di “richiedere in modo perentorio’ impariamo a riconoscere i nostri bisogni e li comunichiamo in modo ‘non violento’?
E se trasformassimo potenziali conflitti in dialoghi pacifici che ci riconnettono l’un con l’altro?
Lo psicologo americano Marshall Rosenberg ha affrontato e mappato questo aspetto nel suo libro “La comunicazione non violenta”. Io integro le sue scoperte e tecniche con l’ipnoterapia e altre metodologie come ad esempio l’Emotionally focused therapy. 
Aiuto non solo le coppie (eterosessuali, LGBT / LGBT), ma tutti coloro che sono rimasti invischiati in un conflitto o attraversano una crisi a livello relazionale. Esempi di altre relazioni sono: madre e/o padre e figlio o madre e/o padre e figlia, sorelle, fratelli, amici o colleghi di lavoro.
La terapia aiuta a: riconoscere e comprendere i bisogni reciproci, a liberarti di ciò che puoi lasciar andare (paure, rabbia,         tristezza, ...), a dire ciò che hai bisogno di esprimere, cosí da ripristinare amore e rispetto reciproco anche quando si desidera o rivela necessario porre fine a una relazione.


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Parla con me

Il primo passo nella terapia è parlare. Incontriamoci e parliamo di ciò che ti dà fastidio e di ciò che vuoi cambiare
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